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mercoledì 27 maggio 2009

"Diritti senza Rovesci" - Giovani, precari e mobbizzati? L'INAIL: "Bisogna invertire la rotta"

26 maggio 2009. Avvio ufficiale di "Diritti senza rovesci", la campagna di comunicazione sociale dell'INAIL, l'iniziativa per avvicinare le nuove generazioni alla cultura della prevenzione. Il Presidente del Civ INAIL Lotito: "Ricostruire un'etica pubblica fondata sulla condivisione dei valori"

ROMA - I giovani e il lavoro. Un binomio spesso difficile ma su cui è necessario continuare a investire, per garantire alla società un futuro migliore. È stato questo il tema al centro del dibattito che si è svolto questa mattina presso la sede dell'INAIL di piazza delle Cinque giornate a Roma, per lanciare ufficialmente la campagna di comunicazione sociale "Diritti senza rovesci". "I ragazzi devono iniziare a reimpossessarsi delle tematiche civili. E noi possiamo aiutarli soltanto promuovendo sempre di più una cultura della sicurezza del lavoro", ha sottolineato il direttore generale dell'Istituto Alberto Cicinelli, ricordando anche le iniziative e i progressi fatti dall'INAIL in tema di prevenzione.

Ma quali sono le principali preoccupazioni che attraversano il mondo giovanile? "Un pericolo concreto per i giovani può essere costituito dalla sensazione di sentirsi soli, senza speranza per il futuro", ha sottolineato Paolo Varesi dell'Ugl, "Questa mancanza di fiducia, punisce i ragazzi, è il loro maggior nemico". E un ruolo sicuramente centrale, in termini di incertezza, lo occupano le condizioni di precariato, che riguardano principalmente le giovani generazioni. "In tema precarietà abbiamo raggiunto dimensioni che lo Stato non controlla più. In questo senso è decisivo il ruolo dell'Istituto, perché la sicurezza è la condizione primaria del rispetto delle leggi", ha sottolineato Franco Lotito, presidente del Civ INAIL, "è necessario costruire una piattaforma culturale su cui far poggiare questa convinzione. In questo senso tutte le iniziative pubbliche che avvicinano i giovani a questi temi vanno sostenute, perché consentono di ricostruire un'etica pubblica, fondata sulla condivisione dei valori". Dello stesso avviso anche Angelo Camilli, dell'Unione industriali: "le statistiche ci dicono che il 43% di chi inizia a lavorare non fa quello per cui ha studiato. In più le persone che hanno un passato di precariato troppo lungo, spesso non sanno fare bene il loro mestiere. È necessario quindi puntare sulla qualità. Ed è responsabilità della scuola e famiglia, orientare nel modo giusto i ragazzi al mondo del lavoro".

Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni estratti dei racconti che fanno parte della collana "Diritti senza rovesci", la campagna di comunicazione sociale dell'INAIL contro le discriminazioni, nata per favorire l'etica del lavoro. Al centro della narrazione temi importanti come il precariato, la disabilità e gli infortuni sul lavoro. "Il rapporto tra sicurezza e lavoro, rappresenta una dimensione decisiva", ha aggiunto Angelo Mellone, direttore editoriale di Farefuturo. "Ci sono tanti temi non ancora risolti, ma è necessario anche un po' di ottimismo, perché alcune condizioni, come la disabilità o le pari opportunità, sono sicuramente migliori rispetto a venti, o trenta anni fa".

La giornata si è conclusa con la premiazione degli istituti che hanno partecipato al concorso INAIL-Miur indetto dall'INAIL Lazio, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione. Trenta gli istituti scolastici laziali che hanno ricevuto l'assegno di mille euro da destinare all'acquisto di materiale per diffondere tra gli studenti la cultura della sicurezza.

(ec/roma)

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Giuliana Ledovi

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lunedì 25 maggio 2009

A proposito di elezioni europee vi parlo di Antonio Raimondi


Tanti fanno i politici per mestiere ma conosco una persona che lo fa per passione, uno di quei personaggi (perchè è anche un personaggio)che incontri e che ti ispira subito fiducia. Ebbene, invito i miei amici e tutti coloro che facendo "surfing" in rete sono capitati nel mio blog, a conoscere più da vicino Antonio Raimondi e il suo programma politico, insomma potreste davvero decidere di dare il vostro voto ad una persona che le cose vuole e cerca davvero di cambiarle!
"Passo la parola ad Antonio...."

Il motivo per il quale ho deciso di candidarmi a queste elezioni europee è perché I Liberal Democratici Riformisti è un partito moderato, indirizzato verso proposte concrete, e che guarda al dialogo e all’alleanza con le forze progressiste e riformiste della sinistra.
Pertanto ho deciso di accettare poiché l’esecutivo del partito mi ha proposto di essere candidato in tutte le circoscrizioni (quindi in tutta Italia) collaborando attivamente alla stesura del programma, in particolare la parte riguardante la politica estera e la cooperazione internazionale.
Mi identifica con loro questo mettere in pratica un nuovo modo di fare politica Infatti, anche se rappresentano un movimento nuovo sulla scena politica italiana, nei fatti i “Liberal Democratici Riformisti” sono una grande realtà politica in diversi paesi europei e, nel parlamento europeo costituiscono il terzo gruppo politico più numeroso, vantando come referenti diversi la metà dei commissari dell’Unione.
Mi auguro che anche Voi possiate diventare parte attiva di questa nuova esperienza a favore del nostro paese!

www.antonioraimondi.it

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