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martedì 26 febbraio 2008

Coerenza il 13 punto mancante

Coerenza il 13 punto mancante
contributo inviato da Gdana il 25 febbraio 2008
Il programma vanta 12 punti tutti sacrosanti. Spero che non si tratti - per citare un grande del cinema come De Niro - "di chiacchiere e distintivo".
Io voglio crederci e mi aspetto da Lei tanta coerenza e coraggio di denuncia. Coerenza...qualche cosa di grande che da tempo non vedo più.
Lavoro in una grande associazione, che credo lei conosca bene, è una associazione di categoria che si occupa di tutelare gli infortunati sul lavoro e i diritti, vuole sapere qual'è il grosso paradosso?
Sono precaria mal pagata e sfruttata ma soprattutto ricattabile!
Che fare questo è un problema!

daniela

commenti a questo articolo
commento di Borsalino inviato il 25 febbraio 2008
COERENZA! Come potrà mai esserci coerenza in un partito in cui ognuno cerca sempre un collega da incornare, dove è un continuo e insopportabile battibeccare, dove ognuno parla a ruota libera e pro domom, senza speranza che la situazione possa migliorare, viste le avvisaglie di questi ultimi giorni. Questa non è dialettica, è autodistruzione. In tanto subbuglio anche la speranza, che pure è l'ultima a morire, fatica a sopravvivere.

commento di tomak inviato il 25 febbraio 2008
Ciao sono perfettamente d accordo con tutto cio che dici e anzi metterei alla lista nera ancora un paio di cosucce,ad esempio perdere il lavoro intorno ai 45/50 anni un dramma che non auguro a nessuno cosi come molti giovani che da precari lavorano nei sindacati "baluardi a loro dire contro la precarieta" Ecco anchio voglio al 100% coerenza voglio finalmente un paese dove si possa discutere di tutto ma che alla fine le cose si facciano,voglio un paese dove il mio vicino di casa sia disposto a mettere le pale eoloche se fara stare meglio lui e me e ancora voglio un paese dove se io evado 100 € sono un evasore perseguibile ma se ce chi ne evade mille vada in galera senza passare dal via!!! ecco questa e la coerenza che voglio!!!

lunedì 18 febbraio 2008

Basta poco

Basta poco
a fare impressione
basta poco
basta andare in televisione
che la gente
subito ti riconosce per la strada
si fa presto
a montarsi la testa

e d'altronde è questa qui
la realtà di questa vita
ci si guarda solo fuori
ci si accontenta delle impressioni

ci si fotte allegramente
come se fosse niente
darei fuoco a casa tua
se passasse il mal di dente

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica

basta poco
a fare bella figura
basta poco
basta esser buoni la domenica mattina
basta poco
per esser furbi
basta poco oh!
basta pensare che son tutti deficienti

e d'altronde è questa qua
la realtà di questa vita
di questa bella civiltà
così nobile e così antica

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse nevica

basta poco
per essere intolleranti
basta poco
basta esser solo un po' ignoranti
basta poco
per non capire e scappare via
basta poco
perché ti dia fastidio uno pur che sia

e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse NEVICAAAAAAA

by Vasco

mercoledì 6 febbraio 2008

I bravi capi sono pochi tutti gli altri sono teste

Un bravo capo non dovrebbe dire è colpa sua
Un bravo capo non dovrebbe strillare
Un bravo capo dovrebbe saper ascoltare
Un bravo capo dovrebbe dire ho sbagliato
Un bravo capo dovrebbe dare giusta visibilità ai suoi collaboratori
Un bravo capo non dovrebbe predicare bene e razzolare male
Un bravo capo dovrebbe conoscere i limiti contrattuali dei collaboratori e rispettarli
Un bravo capo non dovrebbe disturbare sul cellulare personale
Un bravo capo non dovrebbe fare classifiche
Un bravo capo non dovrebbe attivare flussi mono direzionali di discussione

I bravi capi sono pochi tutti gli altri sono teste

martedì 5 febbraio 2008

Un morto ogni sette ore

Incidenti lavoro, «Un morto ogni sette ore»
Napolitano: decreti anche a Camere sciolte

ROMA (4 febbraio) - Ogni ora c'è una morte sul lavoro. Un milione di incidenti all'anno con più di mille morti. E' il “bollettino di guerra” contenuto nel rapporto presentato dall'Anmil (associazione dei mutilati e invalidi del lavoro) che oggi accompagnata dal ministro del Lavoro Cesare Damiano, è stata ricevuta dal Capo dello Stato. Le «buone leggi restano solo sulla carta», sempre secondo l'Anmil il personale a disposizione impegnato nella prevenzione, se dovessero controllare tutte le aziende italiane, ognuna di esse riceverebbe, un controllo ogni 23 anni.

Non si tratta di un fenomeno marginale e in via di estinzione, ma di un effetto perverso che sembra profondamente innervato nel modo di produzione e nello stesso modo di essere della modernità: in realtà, siamo in presenza di un fenomeno sociale di massa, sebbene la società non lo riconosca come tale. Di certo una vera e propria guerra a bassa intensità, che di regola si svolge nell'ombra e nel silenzio denuncia il presidente, Piero Mercandelli, che parla di una «vergogna che macchia il Paese, che ignora il diritto al lavoro e alla sua sicurezza» e di una «contabilità spesso arida e anonima, persino controversa, che non ha sussulti neanche di fronte alla fine di una vita».

Le cifre Le statistiche parlano di un'Italia che stenta più di altri Paesi a porre un limite a questa carneficina: in dieci anni gli infortuni mortali nel nostro Paese sono diminuiti del 25,49%, in Germania del 48,3%, in Spagna del 33,64%, nell'Unione Europea del 29,41%. Secondo l'associazione basterebb investire il 50% di quanto lavoratori e imprese pagano per la sicurezza per finanziare una forte azione di prevenzione per ridurre gli infortuni del 25%.

Rassicuarzioni dal Capo dello Stato. Anche nell'eventualità dello scioglimento delle Camere, ha detto Giorgio Napolitano ai rappresentanti dell'Associazione, possono essere adottati i decreti delegati della legge sulla sicurezza e la tutela del lavoro, acquisendo il parere delle commissioni parlamentari.


I VOSTRI COMMENTI (6) Scrivi un commento

show must go on
Certo è proprio il paese di Ulisse!
Se da un lato il rispetto delle leggi non esiste dall'altro ci sono e sempre ci saranno fiumi di parole (cordoglio, dolore, indignazione, vergogna) a coprire questa omertà allargata e condivisa!
commento inviato il 05-02-2008 alle 16:30 da dott.ssa Daniela Galluccio Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne ANMIL

Troppi numeri pochi fatti
Un detto popolare dice: "mentre il medico studia il malato muore".
I grandi della politica e delle associazioni varie parlano e parlano ma i fatti quali sono? Chi è vicino alle famiglie delle vittime? E come? La burocrazia e i flash delle telecamere dovrebbero stare lontano da certe cose serie come la morte e il dolore!
commento inviato il 05-02-2008 alle 16:18 da Lucio Romanelli

basta con questa guerra !
si continua a parlare di morti "bianche" che bianche non sono, hanno vari colori :rosso come il sangue, nero come la disperazione e il dolore che provano i familiari degli operai deceduti sul lavoro per la mancanza di rispetto della sicurezza. Il lavoro è un diritto del lavoratore ma la sicurezza è un dovere di ogni essere umano.Io ho perso un figlio Andrea di soli 23 anni per incuria di molte persone e spero vivamente che oltre a tante parole che ho sentito si faccia veramente qualcosa di concreto altrimenti andiamo veramente alla deriva. Mi chiedo e chiedo a tutti voi: può un lavoratore partire di casa al mattino senza sapere se tornerà la sera?
Graziella Marota mamma di Andrea Gagliardoni morto a soli 23 anni
commento inviato il 05-02-2008 alle 10:29 da graziella marota

non se sarei cosi sicuro
in italia esistono le leggi e non si rispettano?

certe volte credo che le certe leggi non si rispettino ,perche' o non ci sono ,o sono state mal concepite
commento inviato il 04-02-2008 alle 23:54 da matteo

Non è il paese di Ulisse
Condivido quanto scritto da Bob, ad eccazione di " E' il paese di Ulisse"
Ulisse era astuto, ossia intelligente, L'italia è un paese di furbi, individualisti che si credono intelligenti. Saluti, nonnoFranco
commento inviato il 04-02-2008 alle 23:36 da nonnoFranco

Italia senza comandamenti
Il problema italiano non sono le leggi,quelle ci sono.
Non vengono applicate,rispettate e sanzionate!
I cani continuano a cagare sui marciapiedi e nessuno multa i padroni.
Tanti continuano a fumare dove é vietato e nessuno li multa.
Non c'é raccolta differenziata obbligatoria e si buttano le buste di mondezza fuori dalla macchina.
Nessuno controlla,nessuno indossa i kit antinfortunio e nessuno multa o arresta!
E' il paese di Ulisse...... commento inviato il 04-02-2008 alle 21:59 da Auanagana Bob


 
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