Con il video curriculum la ricerca del lavoro diviene multimediale
Hanno cominciato prima i giovani ad inserire un piccolo video su Internet per descrivere il bagaglio di studi ed esperienze maturate, poi sono arrivate le imprese. La via mediatica alla conquista di un lavoro sta velocemente prendendo forma. Il mitico curriculum, quelle paginette scritte – a volte con fatica – per raccontarsi e per spiegare studi e competenze nella speranza di riuscire a trovare un impiego sta cedendo all’irresistibile ascesa delle immagini digitali.
Con il successo planetario di YouTube, affini e derivati, sta velocemente prendendo forma la via mediatica alla conquista di un lavoro: hanno cominciato prima i giovani ad inserire un piccolo video su Internet per descrivere studi, capacità, esperienze e aspirazioni, poi sono arrivate le imprese. Queste si sono messe a illustrare i percorsi professionali, a presentare le occasioni di inserimento, a promuovere una company image e a offrire una descrizione degli ambienti di lavoro.
Attualmente, molti siti web posizionati al di là dell’Oceano si stanno dando da fare per riuscire a replicare nel mondo della selezione del personale la traiettoria tracciata da YouTube (www.alumwire.com; www.jobster.com, www.vault.com, www.hirevue.com).
Non si tratta solo di moda, ma in alcuni casi di efficacia e in altri di coerenza con la professione cui ci si indirizza. Lo spazio cartaceo del cv è un grosso limite quando il racconto della propria professionalità passa attraverso la presentazione dei lavori attuati. E’ il caso di architetti, ingegneri, ecc. che desiderano mostrare i progetti che hanno realizzato. Il video cv può essere una testimonianza concreta dell’abilità di tanti che svolgono attività manuali, come cuochi, falegnami, colf, o installatori di impianti di aria condizionata. Evidenti sono anche le opportunità per tutte le professioni che potrebbero essere valorizzate con la multimedialità: il musicista, l’attore, ecc... Infine, potrebbe essere uno strumento utile per valorizzare le abilità di chi, per esempio, non si esprime correttamente perché immigrato, disabile o con difficoltà relazionali.
I video curriculum rappresentano dunque una delle frontiere più promettenti nel reperimento del personale, uno dei modi per far sapere ai datori di lavoro “chi sono e cosa sono capace di fare”.
Secondo l’indagine “2007 Video Resume Survey”, realizzata dalla Vault.com società specializzata in servizi per le risorse umane (e coinvolta nel settore dei video cv), quasi sei imprese su dieci ritiene che il video curriculum diventerà parte integrante degli strumenti di candidatura per un posto di lavoro. Quasi un quinto dei datori di lavoro ha già ricevuto e visionato il filmato di autopresentazione di un candidato. Il 90% dei direttori del personale dice che guarderebbe un video cv con molto interesse.
Il nuovo formato, secondo i selezionatori, consentirebbe di valutare meglio del cv cartaceo le capacità comportamentali e di presentazione professionale. Permette inoltre al responsabile della selezione di capire il livello di esperienza del candidato.
Con il successo planetario di YouTube, affini e derivati, sta velocemente prendendo forma la via mediatica alla conquista di un lavoro: hanno cominciato prima i giovani ad inserire un piccolo video su Internet per descrivere studi, capacità, esperienze e aspirazioni, poi sono arrivate le imprese. Queste si sono messe a illustrare i percorsi professionali, a presentare le occasioni di inserimento, a promuovere una company image e a offrire una descrizione degli ambienti di lavoro.
Attualmente, molti siti web posizionati al di là dell’Oceano si stanno dando da fare per riuscire a replicare nel mondo della selezione del personale la traiettoria tracciata da YouTube (www.alumwire.com; www.jobster.com, www.vault.com, www.hirevue.com).
Non si tratta solo di moda, ma in alcuni casi di efficacia e in altri di coerenza con la professione cui ci si indirizza. Lo spazio cartaceo del cv è un grosso limite quando il racconto della propria professionalità passa attraverso la presentazione dei lavori attuati. E’ il caso di architetti, ingegneri, ecc. che desiderano mostrare i progetti che hanno realizzato. Il video cv può essere una testimonianza concreta dell’abilità di tanti che svolgono attività manuali, come cuochi, falegnami, colf, o installatori di impianti di aria condizionata. Evidenti sono anche le opportunità per tutte le professioni che potrebbero essere valorizzate con la multimedialità: il musicista, l’attore, ecc... Infine, potrebbe essere uno strumento utile per valorizzare le abilità di chi, per esempio, non si esprime correttamente perché immigrato, disabile o con difficoltà relazionali.
I video curriculum rappresentano dunque una delle frontiere più promettenti nel reperimento del personale, uno dei modi per far sapere ai datori di lavoro “chi sono e cosa sono capace di fare”.
Secondo l’indagine “2007 Video Resume Survey”, realizzata dalla Vault.com società specializzata in servizi per le risorse umane (e coinvolta nel settore dei video cv), quasi sei imprese su dieci ritiene che il video curriculum diventerà parte integrante degli strumenti di candidatura per un posto di lavoro. Quasi un quinto dei datori di lavoro ha già ricevuto e visionato il filmato di autopresentazione di un candidato. Il 90% dei direttori del personale dice che guarderebbe un video cv con molto interesse.
Il nuovo formato, secondo i selezionatori, consentirebbe di valutare meglio del cv cartaceo le capacità comportamentali e di presentazione professionale. Permette inoltre al responsabile della selezione di capire il livello di esperienza del candidato.
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